HANDLE WITH CARE
Maneggiare con cura. Questo bozzolo che riporta al concetto di calore, accoglienza, tepore, protezione, prima è stato vello, ha attraversato boschi, è stato ferito, incastrato tra i rovi, ha visto la pioggia e sentito l’inverno. MC
Un embrione/bozzolo all’interno di una sorta di gabbia pungente realizzata con dei rovi.
E’ evidentemente un controsenso, forse un ossimoro e si presta a diverse letture, essa rimanda al mio microcosmo e anche ad una situazione più generale di disagio e paura di un presente osceno che non riesco a sopportare.
E’ la ricerca del confort, della protezione ed allo stesso tempo la disperata sensazione di ritrovarsi occlusi in un luogo / tempo / spazio soffocante, pieno di sofferenza. Se cerchi di estrarlo ti ferisci e allora ti accorgi che è davvero difficile quasi impossibile.
Il rovo è una sorta di esoscheletro che protegge e difende questo piccolo essere delicato. Ma non è così. In realtà è anche una prigione, se cerchiamo di evaderla ferisce. Queste sono le paure verso il mondo che oggi ci circonda. Il covid, certo, ma anche e soprattutto ora questa ennesima guerra che ci trasmette morte e disperazione. Esseri umani che hanno in modo violento perso la vita, vite che non hanno potuto nascere o hanno dovuto lasciare tutto, casa, terra, affetti - se sopravvissute indossano queste ferite sanguinolente, come il vello della pecora prima al pascolo nel bosco.
Il bozzolo in feltro, aggrovigliato e incastonato o incastrato nei rovi è anche un rimando alle mie origini di figlia di un territorio a vocazione tessile, ma prima ancora montano, dove oggi pochissimi sono rimasti i testimoni di quella cultura montana e della pastorizia che si sono fatti per secoli garanti di un equilibrio naturale oggi lacerato.
Il feltro è sì il bozzolo ove il feto si protegge ma anche incastrato fra i rovi ricorda il passaggio del gregge nei boschi incolti. Ancora una volta a ricordare questa cultura passata, agonizzante.
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Handle with care. This cocoon that brings to mind the concept of warmth, welcome, warmth, protection, was first a fleece, crossed woods, was wounded, stuck in brambles, saw the rain and felt the winter. MC
An embryo/cocoon inside a sort of prickly cage made with brambles.
It is evidently a contradiction, perhaps an oxymoron and lends itself to different readings, it refers to my microcosm and also to a more general situation of discomfort and fear of an obscene present that I cannot bear.
It is the search for comfort, protection and at the same time the desperate sensation of finding yourself occluded in a suffocating place / time / space, full of suffering. If you try to extract it you hurt yourself and then you realize that it is really difficult, almost impossible.
The bramble is a sort of exoskeleton that protects and defends this small delicate being. But it is not like that. In reality it is also a prison, if we try to escape it hurts. These are the fears towards the world that surrounds us today. Covid, of course, but also and above all now this umpteenth war that transmits death and desperation to us. Human beings who have violently lost their lives, lives that could not be born or had to leave everything, home, land, affections - if they survived they wear these bloody wounds, like the fleece of the sheep before grazing in the woods.
The felt cocoon, tangled and nestled or stuck in the brambles is also a reference to my origins as a daughter of a territory with a textile vocation, but first of all a mountainous one, where today very few witnesses remain of that mountain culture and pastoralism that for centuries have guaranteed a natural balance that is now torn.
The felt is indeed the cocoon where the fetus protects itself but also stuck in the brambles it recalls the passage of the flock in the uncultivated woods. Once again to remember this past, dying culture.
anno / year 2022
misure / sizes 40x25x25
tecnica / technique feltro ad ago / needle felt
materiali / materials lana cardata greggia, lappole, rovi, fettuccia da cantiere / raw carded sheep wool, burrs, brambles, construction tape